< ARISEN >

Gli Arisen sono strani ed estraei al mondo di Sarnaut. Vi hanno fatto ritorno due millenni dopo la loro morte. Il destino ha concesso loro l’immortalità per esser certo che il futuro del mondo sia nelle loro mani. “Arisen” è il nome ufficiale comunemente usato per designare questa razza. Sono spesso chiamati anche “il popolo Zem” o semplicemente gli “Zem”. Il loro aspetto particolare, insieme al fatto che sono tornati dal mondo dei morti ha originato nomignoli quali “Coloro che hanno fatto ritorno”, “Zombie” e persino “Uomini d’acciaio”.

A prescindere dalla natura scherzosa e sarcastica di questi soprannomi, gli Arisen sono una forza da tenere in considerazione, che ispira rispetto negli alleati e paura nei nemici. Sono una forza potente nell’Impero.

Gli Zem erano, un tempo, mortali di statura alta, corporatura snella, carnagione scura e occhi di ambra. Mentre i loro corpi mortali sono da tempo decaduti, gli Arisen continuano a vivere e a sopravvivere su Sarnaut grazie a parti meccaniche e una maschera sul volto. La causa di questi cambiamenti e l’adozione di parti meccaniche si inseriscono intimamente nella loro storia. Ciò permise a coloro che morirono migliaia di anni prima di sorgere di nuovo.

Gli Arisen sono cittadini con pieni diritti dell’Impero. Nei trecento anni successivi alla loro resurrezione hanno fatto dei progressi enormi. Un tempo essi erano schiavi incolti che lavoravano in condizioni infime nelle miniere Xadaganian. Con il passare del tempo, essi progredirono intellettualmente, dotando le loro terre di navi astrali e postazioni magiche.

Xadaganian e Orchi a volte scherzano sui loro concittadini imperiali, facendo frequenti commenti sulla loro freddezza, concentrazione e distacco per la vita. Malgrado gli scherni, essi sono rispettati da tutti, anche se la loro carne mummificata è stata sostituita da parti meccaniche o nascosta sotto le loro vesti. Sono pienamente accettati come cittadini e hanno un ruolo importante nell’Impero, contribuendo significativamente agli obiettivi comuni.

“Solo un folle oserebbe offendere un Arisen”.